Il confronto con Toyota è sempre fonte di riflessione.
Toyota ha sviluppato gli strumenti del TPS sulla base di principi ferrei (massimizzazione del valore e minimizzazione dello spreco in primis). Per poter utilizzare gli strumenti in modo effettivo ha da subito capito che la leadership diffusa espressa dall’organizzazione diventava un fattore chiave. Quando si è trovata a dover esportare il Lean (per via della globalizzazione delle Operations) è stato chiaro che prima dei metodi (o, meglio, in parallelo ai metodi) era opportuno sviluppare la leadership dei manager.
Il concetto di sviluppo è, anche nelle aziende occidentali, molto legato a quello di formazione. La tabella allegata (presa dal libro di J. Liker – The toyota way to lean leadership) dimostra quanto però è lontana la pragmaticità, concretezza e adesione ai valori di Toyota da quella occidentale media. L’allegato è il programma di formazione di un Executive (Steve St.Angelo, Executive Vice President TMMK) approdato in Toyota dopo esperienze rilevanti nell’automotive americano (e quindi considerato già “esperto”).
Cosa mi ha colpito:
- Estensione del programma
- Profondità del programma
- 9 (!) sessioni di lavoro in linea (Plastics, Assembly 1 e 2, Paint 1 e 2, Stamping, Power train, Quality Control e Maintenance)
- Durata del programma e impegno richiesto.
Avete mai visto qualche cosa di simile nella “vita reale”?