Il momento storico in cui stiamo vivendo, sta presentando alle aziende sfide complesse e soprattutto, per la generazione di Manager che oggi guida le imprese, in larga misura inedite.
L’incremento di prezzi, avviato da alcuni fenomeni puntuali (scarsità di componenti elettronici, crisi del gas connessa con l’invasione dell’Ucraina, problemi nei trasporti intercontinentali) si sta estendendo in modo trasversale determinando livelli di inflazione che non si riscontravano dagli anni ’80.
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Quanto sono stabili i vostri processi?
Siete un’azienda che sta affrontando un periodo di forte crescita ma le performance aziendali non vi soddisfano e sentite il bisogno di cambiare qualcosa.
Il percorso di Lean Tranformation vi interessa e decidete di provare ad utilizzare qualche strumento di miglioramento lean in maniera localizzata per valutarne i benefici.
Continue readingTo be, or not to be (lean)
Durante progetti di lean transformation capita spesso di assistere a situazioni in cui i clienti ci mostrano quello che per loro è “essere lean” ma alla domanda “perché stai facendo tutto questo” la risposta raramente è quella che ci si aspetta.
Continue readingL’ufficio, in prospettiva
Qualche mese fa, in molti eravamo impegnati a fronteggiare l’emergenza, cercando soluzioni per rispondere alla necessità di distanziamento sociale, di allontanamento nello spazio anche delle attività che per anni abbiamo visto quotidianamente ripetersi nei nostri uffici. E’ trascorso ormai un anno e, in forma più importante e diffusa di quanto potessimo immaginare, il lavoro a distanza diventa strutturale, una nuova normalità.
Ambiente e Lean Production
Alcuni anni fa pubblicai un post sulla possibile relazione tra Lean Production e responsabilità sociale d’impresa ( Lean e Responsabilità Sociale d’Impresa ) non ottenne grande interesse, forse perché le tematiche non sembravano particolarmente interessanti ad esperti o cultori della Lean Production.
Visto però l’attuale crescente interesse per le tematiche ambientali, che sono in questo momento divenute di moda, vorrei riprenderne alcuni aspetti.
Il valore della persona
La parola chiave del consulente è valore. Nei progetti di Lean Transformation si ripete continuamente che serve eliminare gli sprechi e massimizzare il valore aggiunto per il cliente. Parole usate tutti i giorni nelle aziende. Ma è veramente chiaro cosa sta dietro questi concetti?
Il valore o valore aggiunto rappresenta tutte e solo quelle attività eseguite da una organizzazione che trasformano il prodotto o il servizio, e che il cliente riconosce ed è disposto a pagare, perché il cliente le percepisce come utili. Lo spreco è tutto il resto, il complementare, che va cercato, compreso ed eliminato. Semplice.
Quindi se un’azienda – organizzazione che opera con un fine comune, per produrre un prodotto o un servizio, portando valore per gli azionisti – ha la capacità di riconoscere il valore per il cliente, deve solamente perseguirlo per massimizzare i propri risultati. E quelle che ci riescono possono essere definite organizzazioni di successo.
Uffa! Ancora 5S
Perché parlare ancora di 5S? Non dovrebbe essere ormai una metodologia consolidata e parte integrante dell’organizzazione di tutte le aziende?
La realtà è ancora distante da questo, in molte aziende le condizioni generali di ordine e pulizia sono molto lontane da quello che dovrebbe essere uno standard minimo di accettabilità e questo può avvenire anche laddove si sono già iniziate attività di miglioramento adottando le metodologie della Lean Production.
La settimana scorsa però una domanda rivoltami dal responsabile produzione di un’azienda mi ha fatto riflettere, la domanda era questa: “ma ora che c’è l’industria 4.0 ha ancora senso parlare di 5S?”
Tre drammi aziendali
ERP, contabilità tradizionale, email.
Cosa hanno in comune questi tre elementi chiave della gestione aziendale, così diversi tra loro?
Che sono la causa di molti problemi aziendali, di frequente sono tre veri e propri drammi aziendali.
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One-piece-flow: perchè sembra innaturale?
Osservando un bambino fare i compiti, in particolare esercizi che prevedono una certa ripetitività, si nota come tenda a portarli avanti in parallelo piuttosto che risolverli uno ad uno, per esempio nel caso di traduzione di frasi aventi sempre lo stesso soggetto e predicato prima scriverà i numeri degli esercizi, poi tutti i soggetti in seguito tutti i predicati ed infine si concentrerà sulla parte finale e variabile delle frasi; se gli si chiede perché faccia così piuttosto che eseguirli uno dopo l’altro ti dirà che lo fa per risparmiare tempo evitando di dover pensare ogni volta l’intera frase.
Non digitalizziamo gli sprechi
28 anni fa Michael Hammer spiegava ad un mondo manageriale in preda all’entusiasmo informatico che l’automazione non è la soluzione dei problemi aziendali. Il ragionamento era semplice: “automating a mess yields an automated mess”.