“Facciamo 500 milioni di fatturato emettendo oltre 60 mila fatture all’anno. Le risorse che si occupano del ciclo attivo sono 21. Vorrei dei benchmark, anche non di settore, per capire se il team è dimensionato correttamente”.
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“Facciamo 500 milioni di fatturato emettendo oltre 60 mila fatture all’anno. Le risorse che si occupano del ciclo attivo sono 21. Vorrei dei benchmark, anche non di settore, per capire se il team è dimensionato correttamente”.
Qualche mese fa, in molti eravamo impegnati a fronteggiare l’emergenza, cercando soluzioni per rispondere alla necessità di distanziamento sociale, di allontanamento nello spazio anche delle attività che per anni abbiamo visto quotidianamente ripetersi nei nostri uffici. E’ trascorso ormai un anno e, in forma più importante e diffusa di quanto potessimo immaginare, il lavoro a distanza diventa strutturale, una nuova normalità.
L’email è’ il principale strumento tramite il quale l’infatuazione digitale ci fa credere di essere più efficienti e “smart”, quando invece è vero, molto spesso, il contrario.
Di lavoro, sarebbe sicuramente la risposta. In effetti, il tema è di estrema attualità, forzatamente. E trattandosi di lavoro, le considerazioni possono essere fatte sotto diversi punti di vista: sociali, giuslavoristici, tecnologici. E’ il dibattito “pubblico” che riempie i media.
Una volta capito quanto della risposta all’emergenza diverrà strutturale, scopriremo finalmente il nodo centrale della questione: il lavoro, certo, ma fondamentalmente la sua organizzazione.
Avete mai riflettuto sulle implicazioni dell’attribuzione dell’aggettivo “indiretto” ad un’area funzionale o ad un processo transazionale?
In realtà si tratta di un’eredità che deriva dalle diverse possibili classificazione di costo. Sono costi diretti tutti quelli che possono facilmente essere ricondotti ed economicamente imputati ad un’unità di prodotto; sono indiretti tutti gli altri. Proseguendo nel sillogismo, ecco come diventa semplice attribuire ad alcune funzioni e processi aziendali, comunque fondamentali, l’onerosa accezione di “costo”.
Bah! Forse meglio fare prima bene la 3.0
Ricapitoliamo:
Molto interessante e stimolante e sicuramente assisteremo a cambiamenti che al momento facciamo ancora fatica ad immaginare.
L’approccio che hanno (o possono avere) le pubbliche amministrazioni all’organizzazione snella è un tema dibattuto e ci sono alcuni casi in cui si è fatto qualche timido tentativo di implementazione.
Alcuni pensano che le 5S negli uffici riguardino semplicemente la pulizia, o il buttar via ciò che non serve e mettere in ordine quello che rimane. Per altri le 5S vogliono dire segnare con il nastro adesivo il posto del telefono, togliere le foto dei familiari dai tavoli, e pulire il monitor tutti i giorni. Molti ritengono che queste cose possano essere utili in fabbrica, ma non negli uffici, dove le persone sono organizzate e “creative”.