Entrando in una qualunque fabbrica è facile riconoscere in poco tempo quali e dove siano le scorte, siano queste di materiale grezzo, di semilavorati o di prodotto finito.
Per meglio capire come si sia arrivati ad avere queste scorte bisogna riflettere sul nome che spesso gli viene dato: scorte “di sicurezza”.
In molti casi infatti la risposta più semplice ed immediata a problemi come l’inaffidabilità di un fornitore, lo sbilanciamento di una linea, la poca costanza di produttività di una postazione o la bassa polivalenza degli operatori è stata quella di alzare il livello delle scorte.
Ma quale sicurezza ci possono realmente dare queste scorte? Quella di non portare più a galla i problemi annegandoli sotto il mare di scorte e quindi di non doverli affrontare e risolvere nella quotidianità.
Risulta chiara quindi la centralità della lotta alle scorte nella metodologia Lean volta da una parte ad eliminare gli sprechi relativi allo stoccaggio e alla gestione di queste scorte, dall’altra a mettere sempre più in tiro il sistema in modo da far emergere i problemi che devono essere risolti invece che nascosti.
Salve,
sposando i princìpi scientifici di Factory Physics, penso che le scorte non siano un muda, bensì un buffer necessario (in certa misura) della variabilità. In altre parole, lo zero-difetti è solo utopico, nella realtà la variabilità non è completamente comprimibile, pertanto un certo livello di magazzino (seppur flessibile, cioè il più distante possibile dal cliente) risulta spesso necessario.
Buongiorno Sandro,
Hai pienamente ragione ma nella quasi totalità dei casi le scorte presenti sono di gran lunga maggiori della certa misura che citi tu e spesso è cresciuta nel tempo per coprirsi da problemi che non si volevano risolvere, sarai d'accordo con me che questo proliferare di scorte è Muda.
Buongiorno Edoardo,
Concordo sul fatto che diverse aziende hanno un eccesso di magazzini (wip e/o mpf) e soffrono quindi di muda, ma vedo anche che altrettante aziende, cercando di diventare sempre più Lean e aspirando ad ogni costo al Jit e al One Piece Flow, rischiano in realtà di diventare anoressiche, soprattutto per mancanza di wip sufficienti a garantire (per la legge di Little) una produttività almeno pari alla domanda.