Secondo lo psicologo Trabucchi la motivazione è la normalità mentre la de-motivazione è una eccezione, quindi, quelli veramente demotivati sono la minoranza e risulterebbe perciò poco utile investire tempo su di loro.
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E’ diventata di uso comune la frase “Un Leader motiva le persone”, come se uno dei suoi compiti fosse quello di riportare a bordo chi ormai ha da tempo abbandonato la nave. Perché invece non decidere di concentrare sforzi ed energie sul non demotivare chi ancora dalla nave non è sceso? Quali strategie adottare?
Consenti ai dipendenti di esprimere le proprie opinioni e idee, ascolta attivamente ciò che hanno da dire e rispondi in modo costruttivo, dimostrando che le loro opinioni sono apprezzate e prese sul serio, questo è alla base di una comunicazione aperta, chiara e trasparente.
Dai feedback specifici in maniera regolare, rafforzativi o riorientativi. Riconosci i loro successi e sforzi, ma non esitare a mostrargli come e dove possono migliorare.
Definisci obiettivi chiari, sfidanti ma fattibili. Questo fornisce ai collaboratori una visione chiara su cosa concentrarsi e come valutare la loro performance.
Investi tempo nello sviluppo professionale dei tuoi collaboratori offrendo formazione, coaching e opportunità di crescita all’interno dell’azienda.
Evitare la demotivazione richiede uno sforzo continuo e grandi doti di leadership. Comunicazione aperta, feedback costruttivo, obiettivi chiari e opportunità di sviluppo sono solo alcune delle strategie che possono aiutare a mantenere alta la “non-demotivazione” dei collaboratori e promuovere un ambiente di lavoro che ispiri e coinvolga le persone.
E tu cosa ne pensi?
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