ERP e kanban

Quante volte ci siamo scontrati col problema di (dover) far convivere la logica semplice e funzionale del kanban con le esigenze, molto orientate alla contabilizzazione o poco alla prestazione del sistema, dei sistemi ERP?

L’articolo che vi suggerisco offre interessanti spunti di discussione e suggerimenti sul da farsi. Facendo anche notare come la tecnologia possa aiutare a superare questa noiosa contrapposizione, spostando il peso della burocrazia sul computer e lasciando alle persone il tempo per far ciò che veramente conta, cioè soddifare il cliente e migliorare la propria organizzazione

http://txm.com.au/blog/making-your-erp-system-live-with-your-kanban-system 73c48643_smush_Kanban+Accumulation+Board-300x225

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“Do Kaizen when times are good”

Tempo fa, immerso nelle mie solite ‘soporifere’ letture serali, mi sono imbattuto in un capitolo di quelli che, facendo effetto contrario, ti fanno spalancare gli occhi e, conseguentemente, perdere sonno innescando ragionamenti ‘pindarici’. Stavo leggendo ‘Workplace Management’, una narrativa tratta da consecutive interviste del JMA* a Taiichi Ohno, padre fondatore del TPS.

Il libro non è stato quindi scritto dal sig. Ohno in persona ma riporta esattamente le sue parole, cariche del suo carattere, dei suoi ideali e stile di pensiero.

ImmagineTaiichi Ohno Continue reading

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Industria 4.0

Si parla molto di industria 4.0 negli ultimi tempi.

Con questo termine si indica una evoluzione tecnologica da sistemi “embedded” a sistemi ciber-fisici. Detto in parole povere, l’”Industria 4.0” rappresenta il punto di arrivo della quarta rivoluzione industriale, sulla base del cosiddetto “Internet delle Cose”. L’intelligenza decentrata aiuta a creare una rete di oggetti intelligenti, con l’interazione del mondo reale con quello virtuale che rappresenta un aspetto nuovo e cruciale dei processi produttivi.

Ind4.0

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Se volete fare i Flash-Kaizen, fatene tanti.

Non sono un fanatico dei Kaizen.

(Intendo le attività di miglioramento estremamente concentrate nel tempo  – dai tre ai cinque giorni – in cui un gruppo di lavoro si concentra su un processo e lo migliora in modo sostanziale)

Una settimana è difficilmente sufficiente per modificare la cultura che sostiene i processi attuali, per coprire gli aspetti di interfaccia e per implementare modifiche ad alto impatto. Molto spesso le settimane Kaizen si risolvono in un buon evento di team building e una lista azioni piuttosto nutrita che, aggiungendosi ad altre numerose “liste azioni” in essere, andrà a contribuire alla sensazione “ tanto il lean non funziona”. Questo perché dietro ai Kaizen, spesso non c’è regia.

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Il project management è una questione psicologica

Esiste una pletora di sistemi “scientifici” per la gestione dei progetti (quasi quanto per la pianificazione strategica). I loro livelli di sofisticazione sono tali che talvolta sono necessarie risorse dedicate per la gestione dei sistemi di gestione dei progetti. Non si sa se tale sofisticazione (e fatica) ripaghi: la mia esperienza mi suggerisce che quasi mai questi sistemi servano veramente a gestire i progetti. Sicuramente generano attività per il loro utilizzo, attività che secondo le logiche Lean rientrano tra quelle a non valore.

Project management

Ciò che sarebbe invece interessante è vedere il project management dal punto di vista psicologico. Esistono due “teorie” interessanti: la legge di Parkinson e la sindrome dello Studente.

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Logistica “Lean” vs. Logistica tradizionale

Durante la preparazione di un recente webinar sul tema della Lean Logistic ho cercato di definire quali fossero le caratteristiche che maggiormente differenziano l’approccio “Lean” alla logistica rispetto ad un approccio tradizionale.


separazione valore e spreco

 

La Lean Logistic è l’insieme di logiche e metodi che caratterizzano la logistica in un’azienda che ha adottato la Lean Production. L’obiettivo della logistica rimane lo stesso: pianificare e gestire l’intero flusso dei materiali dai componenti al prodotto finito per soddisfare la domanda del cliente finale. Ciò che differenzia la Lean Logistic sono i metodi utilizzati nelle due azioni principali:

  • Pianificazione: abbandono di tecniche “Push” come l’MRP ed adozione di tecniche “Pull” (supermarket, JIT, kanban);
  • Movimentazioni e trasporti: separazione tra Valore Aggiunto e Spreco (movimenti, trasporti, attese) e riduzione di questo.

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Quando LEAN fa rima solo con Clean

Il recente cambio di ruolo di un collega Lean Manager è servito da spunto per la mia riflessione.

In un meeting di “fine mandato” è stato chiesto a tutta la popolazione di fabbrica quale fosse stato il ruolo del collega, e quali le migliorie da lui introdotte nell’organizzazione (ormai a 3 anni dall’inizio del percorso Lean). Continue reading

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Ma il cliente è sempre il re?

Ancora una riflessione che viene dal libro “Lean Turnaround” di Art Byrne:

“Per massimizzare l’efficienza del sistema, sarà anche importante cambiare il comportamento dei propri clienti, i quali devono smettere di usare i sistemi MRP (che ordinano per lotti) e cominciare a comunicarvi quotidianamente cosa hanno venduto” Art Byrne, “Lean Turnaround”

napoleon-throne

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Leadership di livello 5

Ancora uno spunto di riflessione che viene dal lavoro di Jim Collins (autore di “good to great” – “o meglio o niente” nella versione italiana).

good to great

Già in un mio post precedente (Prima chi, poi cosa) si era discusso di come  le aziende che sono diventate eccellenti dopo un periodo di mediocrità, nello studio di Collins siano connotate da una alto livello di disciplina delle persone. Continue reading

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I sistemi contabili a costo standard sono incompatibili con il lean

Un ulteriore post ispirato dal libro “Lean Turnaround” di Art Byrne, libro di cui Staufen ha curato la traduzione in Italiano.

I sistemi contabili a costo standard sono incompatibili con il lean. Lo sono perché incoraggiano e premiano esattamente quei comportamenti che voi intendete eliminare. Di fatto, io penso alla contabilità a costi standard come all’«anti-lean». Ad esempio, nel nostro mondo il magazzino è considerato la fonte di ogni male perché nasconde gli sprechi. Il metodo contabile standard di assorbimento dei costi la pensa in modo diametralmente opposto: premia coloro che accumulano scorte, permettendo loro di differire una porzione dei costi di produzione su esercizi successivi. Art Byrne – Lean Turnaround

SoldiBisogna andare per forza a fondo della questione. I sistemi contabili classici sono stati pensati per la produzione ripetitiva a domanda stabile, certa e costante. Stanno diventando in parte fuorvianti, facendoci credere che stiamo andando bene quando andiamo male, e inducendo comportamenti poco efficienti.

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