Stiamo attraversando un periodo che metterà alla prova la nostra capacità di avere una visione d’insieme. I vari Stati sono lanciati al riarmo individuale con il rinato trionfo dei nazionalismi. È possibile abbattere i muri che ci dividono. Lo abbiamo fatto in passato e siamo chiamati a farlo ciclicamente.
Mi vengono in mente due famose scene di film, che ricordano l’importanza di considerare tutti gli elementi, evitando di focalizzarsi solo sulla porzione che tocca direttamente i nostri interessi:
- “Dinamiche dominanti” dal film “A Beautiful Mind”
Ecco le parole di John Nash: “Adam Smith ha detto: il miglior risultato si ottiene quando ogni componente del gruppo fa ciò che è meglio per sé. Giusto? No, incompleto. Incompleto! Perché il miglior risultato si ottiene quando ogni componente del gruppo farà ciò che è meglio per sé, e per il gruppo.”
- “Speech finale prima della partita” di Al Pacino in “Ogni maledetta Domenica”
“O noi risorgiamo adesso come collettivo, o saremo annientati individualmente”
Tutto questo mi ricorda l’eterno “conflitto” tra funzioni e processi all’interno di un’Azienda. Le funzioni, solide entità verticali che sono inevitabilmente collegate e interconnesse l’una con l’altra dai processi orizzontali.
Più queste funzioni ragionano a silos – pensando al proprio risultato di funzione e all’ottimo locale invece che all’ottimo globale, quasi ergendo dei muri tra di loro – minore sarà il beneficio per tutti e per i processi.
Alleniamoci a metterci nei panni del nostro cliente, del nostro fornitore, del nostro collega e aumenteremo la capacità di trovare delle soluzioni che migliorano i risultati di tutti.
SONDAGGIO
Come si chiama il concetto manageriale che prevede di non passare difettosità al mio cliente interno (mettendomi, quindi, nei suoi panni)?
- Poka-Yoke
- Heijunka
- Jidoka
- Kanban
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