Anche quest’anno JMA ha organizzato a Tokyo il suo convegno centrato sul Monodzukuri, (cioè la creazione di valore tramite l’innovazione interfunzionale), convegno che raccoglie testimonianze delle più importanti aziende giapponesi.
Sono emersi, anzi ri-emersi, temi non nuovi, ma che testimoniano dello specifico approccio giapponese alla gestione d’azienda; elementi, diversi tra loro, ma che credo rappresentino nel loro insieme un modo di pensare, e che richiedano riflessione.
Il primo è il ruolo anche sociale dell’azienda: molti speaker hanno rimarcato l’orientamento sociale e il ruolo dell’innovazione per risolvere le sfide che la società nel suo insieme sta fronteggiando. Corollario è che il profitto non deve essere il primo obiettivo, ma un derivato del primo vero obiettivo, che è aiutare il cliente.
Il secondo è l’approccio euristico al cambiamento: non si deve cercare di calcolare anticipatamente il ROI, si deve invece fissare obiettivi sfidanti ed imparare dall’esperienza.
Il terzo è il concetto, più volte richiamato dai relatori, che l’innovazione è un processo sociale: l’azienda non deve quindi fare affidamento sul singolo genio, che può andarsene, ma su un ambiente favorevole alla fertilizzazione di idee nuove.
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