L’errore umano: da inevitabile a risolvibile nella Lean Manufacturing

In un mondo ideale, i processi di Lean Manufacturing funzionano come orologi svizzeri: ogni attività ottimizzata, ogni spreco eliminato. Ma nella realtà, c’è un elemento che spesso resta ai margini delle conversazioni: l’errore umano. Perché? Semplice. Si pensa che non abbia rimedio, che sia una variabile inevitabile e imponderabile. Eppure, ignorarlo non lo fa sparire, anzi, rischia di sabotare anche i processi più efficienti.

Confused constructor man wearing fluorescent vest and orange safety helmet making clueless gesture with palms isolated on white background

L’errore umano non è un nemico da eliminare, ma una sfida da affrontare con strumenti concreti:

  • Gli strumenti di visual management, come indicatori visivi o segnali di avvertimento, rendono più chiaro ed immediato il corretto flusso operativo;
  • I sistemi ricorsivi di controllo, basati su verifiche incrociate o audit regolari tra operatori, aiutano a rilevare le discrepanze prima che diventino criticità;
  • L’ uso di checklist strutturate, ispirate alle pratiche in ambiti come l’aviazione o la sanità, ha dimostrato di ridurre drasticamente gli errori;
  • Il poka-yoke, che previene gli errori attraverso soluzioni ingegnose.

È fondamentale integrare questi approcci in una cultura aziendale dove l’errore umano venga analizzato, compreso e trasformato in opportunità di crescita. Affrontare l’errore umano significa non solo ridurre i rischi, ma anche rafforzare la fiducia nei processi e nelle persone, rendendo l’azienda più solida e competitiva.

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Ha esperienza in: -conduzione di processi di Lean Manufacturing, al fine di aumentare l'efficienza dei lavoratori e ridurre gli scarti; -5s sulle linee produttive e sul layout del flusso dei materiali; -implementazione delle best practice per portare i lavoratori meno qualificati allo stesso livello degli operatori più performanti; -analisi costi-benefici per valutare le opportunità di investimento in progetti di automazione.

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