Le tecnologie abilitanti del piano industria 4.0 offrono un grande potenziale di investimento, investire direttamente in essa porta lo stesso rischio di investire in altre industrie che si focalizzano principalmente sulla creazione di tecnologia e solo in seconda battuta sulla creazione di valore.
Prendiamo ad esempio l’industria della stampa 3D, la sua ascesa iniziale potrebbe quasi essere paragonata alla bolla del dot-com, un’era in cui bastava inserire la parola internet in un business plan per riscuotere facile successo. Molte nuove tecnologie vengono lanciate con lo stesso boom di opportunità di investimento sul tavolo molto tempo prima che vengano definiti il loro reale valore, il modello di business e le possibili applicazioni.
Oggi non è più interessante investire nella tecnologia incrementale perché il mondo si muove troppo velocemente, quello che vediamo tra le novità oggi potrebbe essere superato da un concorrente domani. La conseguenza è la tendenza a spostare l’attenzione degli investimenti dalla tecnologia stessa al puntare sul valore end-to-end che la tecnologia crea.