In un precedente articolo, abbiamo esplorato il potere della followership: follower proattivi, formati e coinvolti sono la linfa di un’organizzazione reattiva. Ma cosa accade quando superiamo la dicotomia leader-follower per creare un’organizzazione in cui ogni persona è leader? Una risposta potrebbe essere trovata nel modello leader-leader, reso celebre da L. David Marquet nel libro “Turn the Ship Around!”.

Questo approccio ribalta la tradizionale gerarchia: non un singolo leader che impartisce ordini, ma ogni membro dell’organizzazione è incoraggiato a pensare e agire come leader. Non si elimina la leadership, si distribuisce, creando una cultura in cui tutti si sentono responsabili del successo collettivo.
1. Decentrare il controllo: da “comando” a “intenzione”
Il cuore del modello è rompere la gerarchia rigida. Invece di chiedere permessi (“posso fare x?”), i collaboratori sono incoraggiati all’uso di “intendo fare x”, per promuovere l’iniziativa e l’assunzione di responsabilità. Questo semplice cambio linguistico trasforma l’esecuzione passiva in iniziativa, mentre i leader si concentrano su mentoring e visione strategica.
2. Competenza e chiarezza: le fondamenta dell’autonomia
Come descritto anche nell’articolo sulla followership, i team hanno bisogno di:
- Competenza: strumenti, conoscenze e formazione continua per decisioni consapevoli.
- Chiarezza: principi guida condivisi e una visione che allinei ogni azione allo scopo aziendale.
Solo così l’autonomia diventa un motore di performance, non un rischio.
3. Il riconoscimento immediato come carburante
Celebrare pubblicamente non solo i risultati, ma i comportamenti desiderati (es. proattività, collaborazione, apprendimento) rafforza una mentalità da leader e crea un circolo virtuoso.
Perché investire nel leader-leader?
Oltre a ridurre i colli di bottiglia decisionali, questo modello:
- Libera creatività e ownership, trasformando i dipendenti da esecutori a co-creatori.
- Aumenta la resilienza: decisioni distribuite permettono di reagire in tempo reale.
- Trattiene i talenti, che vedono nell’autonomia un valore concreto.
Se la followership è il primo passo per un’organizzazione reattiva, il leader-leader è l’evoluzione verso un’azienda antifragile, dove ogni persona guida il cambiamento in un contesto complesso ed in rapido cambiamento.

