L’adozione di nuovi software o strumenti digitali è una tappa fondamentale per qualsiasi azienda, ma spesso ci si concentra troppo sui requisiti tecnici, lasciando in secondo piano le reali esigenze di business. È tempo di cambiare prospettiva.



L’adozione di nuovi software o strumenti digitali è una tappa fondamentale per qualsiasi azienda, ma spesso ci si concentra troppo sui requisiti tecnici, lasciando in secondo piano le reali esigenze di business. È tempo di cambiare prospettiva.
Uno degli strumenti più potenti a disposizione delle imprese è la raccolta e la condivisione dei dati generati all’interno degli impianti produttivi, in quanto possono fornire una vasta gamma di informazioni utili per migliorare ad esempio efficienza e qualità.
Negli ultimi anni, i forti impatti sull’economia causati dal susseguirsi di crisi mondiali e regionali di varia natura (sanitaria, sociale, politica, …) hanno determinato una diffusa percezione di “volatilità” ed incertezza.
Pur nelle differenze che persistono tra i differenti settori industriali, si può dire che nessuno ne sia rimasto immune.
Immagina di voler costruire una casa. La tua casa dei sogni, solida, confortevole, efficiente. Ti affidi a un architetto, il quale ti presenta un progetto avveniristico, pieno di tecnologie all’avanguardia e soluzioni domotiche di ultima generazione. Ma quando chiedi informazioni sulle fondamenta, ti risponde che non sono necessarie, che la casa si reggerà da sola grazie a materiali innovativi e software intelligenti.
Quante volte ci siamo imbattuti nella frase: «abbiamo sempre fatto così!». Ma siamo sicuri che abbiamo sempre fatto nel modo corretto? Siamo sicuri che il non mettersi in discussione sia segno di bravura e comprovata esperienza?
Pochi giorni fa, un amico appassionato di running mi ha proposto di fare un allenamento assieme. Quella sera, tuttavia, mi ero già programmato per andare al cinema: gli ho quindi risposto «mi dispiace, non posso», proponendogli di rimandare di lì a breve.
Una celebre citazione attribuita a George Orwell recita: “Dire la verità è un atto rivoluzionario“.
Questo aforisma, applicato ai principi della produzione snella, assume un significato profondo.
Ogni azienda ha la sua organizzazione e l’organigramma traccia ruoli, responsabilità e relazioni gerarchiche o funzionali.
Attraverso le cosiddette “ReCo”, cioè incontri brevi tra attori chiave di un reparto con l’obiettivo di gestire le deviazioni dal target, riusciamo a raggiungere una chiara e robusta comunicazione tra livelli gerarchici ed informazione a tutti i livelli sulle prestazioni aggiornate della propria area; il tutto in modo efficace ed efficiente.
Tutte le aziende sono nate da un’idea iniziale che è stata in grado di risolvere un problema di cui le persone cercavano una soluzione. L’idea iniziale, la benzina, ha acceso l’Azienda entrando in due motori: la produzione per realizzare il prodotto/servizio, e il marketing/vendite per far incontrare i potenziali clienti con la soluzione dell’Azienda.