Nelle aziende spesso ci si ritrova intrappolati in un processo che ricorda la mitologica tela di Penelope: il ciclo infinito di decisioni e ri-decisioni con il conseguente spreco di risorse umane e materiali. Per prendere una decisione, infatti, si investono di solito tempo ed energie non trascurabili: per analizzare i dati disponibili, per valutare gli scenari alternativi, per definire le migliori strategie.
Tuttavia, quando una decisione viene messa in discussione e rivisitata più volte, senza che siano emerse nel frattempo nuove informazioni, si crea un pericoloso loop di inefficienza.
L’adozione di nuovi software o strumenti digitali è una tappa fondamentale per qualsiasi azienda, ma spesso ci si concentra troppo sui requisiti tecnici, lasciando in secondo piano le reali esigenze di business. È tempo di cambiare prospettiva.
Secondo lo psicologo Trabucchi la motivazione è la normalità mentre la de-motivazione è una eccezione, quindi, quelli veramente demotivati sono la minoranza e risulterebbe perciò poco utile investire tempo su di loro.
Negli ultimi anni, i forti impatti sull’economia causati dal susseguirsi di crisi mondiali e regionali di varia natura (sanitaria, sociale, politica, …) hanno determinato una diffusa percezione di “volatilità” ed incertezza.
Pur nelle differenze che persistono tra i differenti settori industriali, si può dire che nessuno ne sia rimasto immune.
Immagina di voler costruire una casa. La tua casa dei sogni, solida, confortevole, efficiente. Ti affidi a un architetto, il quale ti presenta un progetto avveniristico, pieno di tecnologie all’avanguardia e soluzioni domotiche di ultima generazione. Ma quando chiedi informazioni sulle fondamenta, ti risponde che non sono necessarie, che la casa si reggerà da sola grazie a materiali innovativi e software intelligenti.
Quante volte ci siamo imbattuti nella frase: «abbiamo sempre fatto così!». Ma siamo sicuri che abbiamo sempre fatto nel modo corretto? Siamo sicuri che il non mettersi in discussione sia segno di bravura e comprovata esperienza?
L’innovazione è il motore trainante del progresso aziendale, e la collaborazione tra i dipendenti gioca un ruolo fondamentale nel suo sviluppo. Questo post esplorerà come la condivisione di idee ed il confronto tra i team possano favorire l’innovazione, fornendo esempi di pratiche adottabili dalle aziende.
Creare un Ambiente Aperto al Confronto:
L’azienda dovrebbe promuovere un ambiente aperto al confronto. Incentivare la comunicazione libera e rispettosa permette ai dipendenti di esprimere le proprie idee senza timori, facilitando la scoperta di soluzioni innovative. In tale contesto la diversità di pensiero è cruciale e può essere favorita incoraggiando la partecipazione di team multidisciplinari.
Creare Spazi Ad-Hoc per la Collaborazione:
La creazione di spazi fisici o virtuali dedicati alla collaborazione può stimolare l’innovazione. Sale riunioni informali, piattaforme digitali per lo scambio di idee e progetti interfunzionali possono favorire il dialogo e la condivisione di conoscenze.
Organizzare Sessioni di Brainstorming:
Le sessioni di brainstorming sono momenti chiave per generare idee innovative. L’azienda può organizzare regolarmente queste sessioni, coinvolgendo dipendenti di diversi reparti per accrescere la varietà di prospettive.
Incentivare la Condivisione di Successi e Fallimenti:
La condivisione di esperienze, sia positive che negative, è un modo efficace per imparare e innovare. Le aziende possono istituire forum o riunioni periodiche per discutere i successi e i fallimenti, incoraggiando un apprendimento collettivo.
Conclusione:
In sintesi, la collaborazione e il confronto tra i dipendenti costituiscono il cuore dell’innovazione aziendale e conviene agire attivamente affinché questa sia possibile.
Pochi giorni fa, un amico appassionato di running mi ha proposto di fare un allenamento assieme. Quella sera, tuttavia, mi ero già programmato per andare al cinema: gli ho quindi risposto «mi dispiace, non posso», proponendogli di rimandare di lì a breve.