Voglio condividere con voi una tendenza che vedo in più aziende con “esperienza lean”: il cercare sempre qualche cosa di nuovo e diverso da quanto fatto fino al giorno prima.
Certe aziende sono affascinate dal metodo nuovo oppure dal metodo con il nome nuovo; sono attratte dall’approccio complesso. E se non trovano appagamento, la loro reazione è suppergiù “già fatto” oppure “già visto”. Quasi alla ricerca della formula magica che funzioni davvero nel proprio contesto e porti gli sperati risultati.
Nei fatti, poi quello che fa la differenza in un percorso di miglioramento, spesso si trova nelle nozioni di base. Dalla mia esperienza, nella maggior parte dei casi l’elemento di successo è legato a temi fondamentali, quali ad esempio potrebbero essere gli standard e il lavorare in maniera standardizzata, oppure il tenere a bada la variabilità di processo, e così via.
Secondo me, al bisogno di innovazione si dovrebbe abbinare sempre il mantenimento della lucida padronanza degli elementi fondamentali del sistema.
Forse dovremmo concentrarci maggiormente sull’essenziale, tornando di tanto in tanto alle origini.
Qualcuno di voi ci ha già pensato o ci sta pensando? È solo mia la sensazione che strutture evolute stanno in piedi solo se le fondamenta sono robuste?
Sono completamente d'accordo...lo vedo anche nell'utilizzo esagerato di terminologia "tecnica " e di copia/incolla di strumenti, come se usare termini in giapponese o fare un A3 fosse "fare" lean.
Concentrarsi sui concetti base, magari anche detti e spiegati in italiano, fa meno figo ma ha più sostanza