“Il problema è che i manager non entrano nei dettagli abbastanza per capire. Essi preferiscono invece seguire qualche grande ‘teoria del tutto’ che hanno letto sull’Harvard Business Review” dice Jim Lancaster, CEO Lantech e guru riconosciuto a livello mondiale del Lean Thinking.
Forse un’enfasi non ragionata sulla teoria dei sistemi ci ha portato a guardare troppo la foresta oltre che gli alberi e le foglie, a guardare le cose troppo dall’alto, facendoci dimenticare che vedere il sistema non vuol dire assolutamente trascurare i dettagli, ma dedicare loro attenzione insieme alle loro interazioni. D’altra parte, se un battito d’ali di farfalla può generare un uragano, vuol dire che qualcuno dovrebbe cercare di individuare questo battito d’ali.
O forse, più semplicemente, le teorie manageriali anglosassoni ci hanno portato ad allargare la distanza tra il vertice e la base, tra chi pensa e chi fa, tra la strategia e l’esecuzione. Il Lean Thinking ci vuole invece riportare al gemba, e con esso ai “dettagli” operativi.
Noi italiani siamo culturalmente ben posizionati per eliminare questa dicotomia: lo stereotipo dell’imprenditore italiano è la persona che conosce bene il prodotto, il processo produttivo, il personale, con cui condivide le fatiche del gemba. Una volta tanto possiamo ripartire da noi.